Il Polo Universitario nella Casa di Reclusione

L’attività del Polo Universitario nella Casa di Reclusione di Padova è iniziata ufficialmente con l’anno accademico 2003-‘04, grazie ad un’importante convenzione stipulata tra l’Ateneo patavino e il Ministero di Grazia e Giustizia. L’iniziativa era stata promossa da alcuni docenti universitari da anni impegnati in carcere come volontari per il supporto e il sostegno scolastico di quei detenuti già iscritti all’università o che intendevano conseguire un diploma di scuola media superiore.

In base alla convenzione, l’università ha notevolmente ridotto i costi dell’iscrizione assicurando la presenza di tutor e docenti per i corsi di sostegno e gli esami. Il carcere dal canto suo ha facilitato l’accesso degli insegnanti attivando una apposita sezione, per i detenuti più meritevoli, mettendo a loro disposizione locali di studio, strumenti informatici e, non ultima, una attrezzata biblioteca che va via via arricchendosi sempre di nuovi testi.
I docenti volontari che, oltre ai tutor di facoltà, frequentano regolarmente le sezioni sono circa una trentina; sono loro ad organizzare sia colloqui individuali che vere e proprie lezioni di gruppo su materie giuridiche, umanistiche, statistiche, di economia e per l’approfondimento delle lingue straniere.
La fornitura dei libri, gratuita per chi non ha mezzi economici, avviene grazie ad un accordo tra l’Associazione e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che provvede anche al rimborso delle altre spese (computer e materiale didattico) e al pagamento delle tasse universitarie per chi è privo di reddito.

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