LA CASA DI ACCOGLIENZA

La casa d’accoglienza “Piccoli Passi” é situata in via Po 261/263 e comprende due unità abitative su due piani distinti e con ingresso autonomo.

Il piano terra funge da accoglienza diurna. E’ circondata da ampi spazi e da un’area verde retrostante, in parte adibita a orto e frutteto, con un piccolo capannone – magazzino.

Offre l’opportunità alle persone detenute che possono usufruire del “permesso premio” concesso dal Magistrato di Sorveglianza, di essere accolte in una “struttura protetta” per ricongiungersi coi propri familiari o per recarsi in città per visite, acquisti, pratiche burocratiche, problemi sociosanitari, ricerca di lavoro. La permanenza è limitata alla durata del permesso ed è estesa ai familiari, consentendo così la ripresa dei rapporti di affettività interrotti con la carcerazione.

L’ ospite può corrispondere telefonicamente con parenti ed amici, intrattenersi coi volontari per attività ricreative.

PATTO DI ACCOGLIENZA

La Casa di Accoglienza “Piccoli Passi” situata a Padova in via Po 261-263 (tel. 049-8842373), è una struttura gestita dal Gruppo Operatori Carcerari Volontari che svolge essenzialmente la funzione di ospitare le persone che escono dal carcere con un permesso premio e i loro familiari.
Ha lo scopo di favorire i contatti con la società esterna, specie per chi è privo di altri riferimenti, o desidera incontrare i propri cari in un ambiente sereno.
L’accoglienza è offerta a chiunque ne abbia fatto richiesta e sia stato autorizzato dal Magistrato di Sorveglianza.
La gestione è affidata a volontari dell’Associazione, coordinati da un responsabile, che operano in base alle disposizioni deliberate dal Consiglio direttivo del Gruppo.
Chi frequenta la casa deve mantenere sempre un comportamento corretto nei modi e nel linguaggio, rispettoso delle persone, del luogo e delle disposizioni che lo regolano.
La correttezza e il rispetto reciproco, fondamento di ogni convivenza civile, sono valori a cui l’Associazione si ispira e che diventeranno oggetto di valutazione per il ripetersi in futuro dell’esperienza.

INDICAZIONI PER GLI OSPITI

La domanda di concessione del permesso premio per essere accolto ai Piccoli Passi va diretta al Magistrato di Sorveglianza tramite la normale via burocratica.
Prima di presentare la domanda di permesso premio, è opportuno che il detenuto chiarisca con il volontario del piano e/o con l’educatore se è nei termini per la concessione dello stesso.
Non si può accedere alla Casa di Accoglienza portando con sé bevande alcooliche o sostanze proibite. Nei locali chiusi ci si deve astenere dal fumo.
All’arrivo ai Piccoli Passi l’ospite deve presentare il decreto del Magistrato, prendere visione del Regolamento della Casa e sottoscrivere l’impegno a rispettare le norme basilari della civile convivenza. All’ospite viene poi consegnata la chiave della stanza e, se pernotta, la biancheria.
I parenti in visita devono esibire un documento di identità, che verrà fotocopiato.
Se ci sono volontari disponibili, e il decreto del magistrato lo autorizza, l’ospite può essere accompagnato in città per visite o acquisti.
È richiesta la collaborazione dell’ospite nelle attività quotidiane e nel mantenimento dell’ordine e della pulizia.
Se l’ospite non intende pranzare in comunità, deve richiedere il necessario al volontario in cucina o provvedere a sue spese all’acquisto.
I familiari possono portare con sé alimenti (mai alcoolici) e partecipare alla preparazione del pranzo.
Se il detenuto intende far pernottare un familiare, deve comunicarlo, nell’atto di chiedere il permesso al magistrato, alla direzione della Casa tramite un volontario e/o educatore.
Chi pernotta è tenuto a presentarsi entro le ore 10 al volontario di turno per firmare la presenza.
Vanno rispettati da tutti gli orari di apertura e chiusura della casa (9.00 – 18.00). Nelle ore notturne fa servizio un custode, che non è tenuto ad aprire il cancello d’ingresso, salvo in casi di necessità preventivamente concordati.
Si raccomanda la pulizia dei locali e dei bagni. I rifiuti vanno differenziati negli appositi contenitori. Gli oggetti d’uso e quanto contenuto nella casa e negli spazi esterni va trattato con le dovute attenzioni.
L’ospite che si prepara al rientro deve provvedere almeno un’ora prima a riconsegnare la biancheria usata e la chiave per permettere che sia ispezionata dal volontario di turno.

INDICAZIONI PER I VOLONTARI

Controllare all’ingresso l’agenda degli ospiti già presenti o in arrivo prendendo visione delle direttive stabilite per ciascuno e riportate nel decreto del Magistrato di Sorveglianza.
Presentare al nuovo ospite il regolamento della Casa e fargli sottoscrivere l’impegno di rispettare le norme basilari di convivenza, in particolare l’impegno a non far uso di alcoolici e di droghe e di astenersi dal fumo nei locali chiusi.
L’accesso all’Ufficio di segreteria è riservato solo ai volontari. L’uso del telefono non è consentito agli ospiti.
Fornire la biancheria ai nuovi arrivati.
Controllare che chi ha pernottato scenda entro le 10 per firmare la presenza.
Accogliere i parenti in visita verificando all’ingresso il documento di identità, che i maggiorenni dovranno esibire, ricordando che non sono ammessi i pregiudicati. Il documento verrà fotocopiato.
Se l’ospite ha facoltà di recarsi in città accompagnato, verificare se è possibile provvedere. Chi accompagna l’ospite deve sempre restargli accanto.
Controllare che nelle due cucine ci sia quanto serve per i pasti, che gli ospiti possono consumare anche al piano superiore.
Nel preparare il pranzo è apprezzata la collaborazione dell’ospite; se è solo, è preferibile che pranzi con i volontari.
Al termine del pranzo controllare che le cucine siano lasciate pulite. I cibi rimasti o portati dagli ospiti restano a disposizione per essere consumati in casa d’accoglienza.
Controllare se ci sono bucati da fare, biancheria da stendere o da riporre. Non è consentito il lavaggio di vestiario sporco proveniente dal carcere.
Assicurarsi che i locali comuni siano sempre tenuti in ordine e puliti.
Nel primo pomeriggio controllare che chi deve rientrare in carcere riconsegni con le chiavi la biancheria da lavare e abbia pulito camera, bagno e cucina del piano superiore.
Se non ci sono altri ospiti, portare al piano terra i cibi deperibili e quelli lasciati in frigo, spegnere luci e televisore, abbassare le tapparelle e chiudere le porte.
Se il detenuto lascia il cellulare, confezionare un pacco con il nominativo e prendere nota nel quaderno delle annotazioni varie.
Il volontario è tenuto a segnalare, aggiornando il quaderno delle annotazioni, eventuali problemi o difficoltà. Essi possono riguardare sia piccoli disguidi o disfunzioni nei servizi, sia anomalie nel comportamento. I casi vanno comunque riferiti alla Direzione, che ne terrà conto, eventualmente segnalandoli al Direttivo.

IMPEGNO CIVILE

La rieducazione del carcerato, nel rispetto della sua dignità di persona, benché prevista dal dettato costituzionale in funzione del suo reinserimento, difficilmente può avvenire se la società civile si mantiene estranea o manifesta diffidenza e rifiuto.
Il volontariato carcerario si prefigge di abbattere queste barriere, basate spesso su pregiudizi, offrendo occasioni di incontro e di dialogo a chi intende intraprendere un percorso di ripensamento e di revisione del proprio vissuto. I volontari sono a disposizione per incontri con gruppi, associazioni e comunità.

ALLEGATO DGR n. 223 del 28 febbraio 2017

I numeri

Si riportano qui alcuni dati statistici sull'utilizzo della casa "Piccoli Passi" nel corso dell'anno 2017
Si riportano qui alcuni dati statistici sull'utilizzo della casa "Piccoli Passi" nel corso dell'anno 2016
Si riportano qui alcuni dati statistici sull'utilizzo della casa "Piccoli Passi" nel corso dell'anno 2015
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