I GRUPPI D’ASCOLTO

Operanti dal 2006, sono costituiti da una trentina di volontari che si recano in coppia settimanalmente (dal lunedì al sabato compreso), nelle varie sezioni con orari prestabiliti.

Sono nati con lo scopo di cogliere in maniera tempestiva quei sintomi di profondo disagio che potrebbero indurre il recluso ad atteggiamenti di autolesionismo o al suicidio, problemi drammaticamente sempre attuali.

Attraverso l’ascolto ed il dialogo, i volontari cercano di impedire l’isolamento della persona e di favorire il suo rapporto col mondo esterno e con la realtà in cui vive.

Operando in collegamento con le figure che rivestono un ruolo istituzionale (educatore, psicologo, medico, agente penitenziario, direzione), essi vagliano le richieste d’aiuto rispondendo alle diverse situazioni di sofferenza con interventi il più possibile adeguati.

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